Siamo stati un weekend a Procida, splendida perla del Golfo di Napoli che ha ricoperto il ruolo di Capitale italiana della cultura nel 2022. Partendo da Roma, in poco più di un’ora di treno si raggiunge Napoli e da lì con 40 minuti di aliscafo si approda in questa piccola isola, meno nota rispetto alle più famose Capri e Ischia, ma non per questo meno ricca di fascino: si rimane subito ammaliati dalla bellezza e dalla varietà dei colori che contraddistinguono il borgo marinaro.
Cosa fare e dove mangiare a Procida
Per dare inizio al nostro weekend a Procida all’insegna del buon cibo, appena sbarcati siamo andati diretti al Bar Dal Cavaliere, pasticceria presente dal 1960, famosa per la sua tipica frollicella, frolla delicatissima ripiena di crema al limone o crema pasticciera, e per la lingua di Procida, un dolce tradizionale da queste parti fatto con pasta sfoglia ripiena di crema pasticciera, se doveste trovarla calda appena sfornata non riuscirete a mangiarne meno di due!
Questo è stato il nostro punto di riferimento anche per le colazioni dei giorni successivi.
Altra tappa obbligatoria è Assafà Street Food – Taste Good. In Piazza dei Martiri, la piazza che offre un panorama incantevole sull’isola di Procida, incontrerete Marco e il suo fantastico team. Non abbiate fretta: panini e piatti vengono preparati al momento con ingredienti ricercati e deliziosi. Assafà è il regno dello street food: abbiamo iniziato con il babà rustico, una sorta di tortano ripieno di formaggi e salumi, con una pasta salata sofficissima. Appena uscito dal forno era semplicemente fantastico. Abbiamo proseguito con ravioli di scampi, ricotta e pomodori e un fritto di acciughe e moscardini. Deliziosa l’insalata di limoni, specialità di Procida. Assolutamente da non perdere i panini di mare di Assafà, in particolare quello con il polpo cotto sotto vuoto a bassa temperatura e grigliato, con crema di patate al rosmarino. Ottimo anche il panino al gambero bianco crudo e cipolla caramellata.
Una degli migliori pizze dell’isola, anche a detta dei locals, la si può mangiare da Albatros: pizzeria con vista sul piccolo porticciolo. Oltre alle pizze tradizionali vengono proposte anche pizze più originali. Abbiamo scelto la pizza Albatros, una sorta di quattro pizze in una: un quarto di margherita, un quarto di pizza fritta, uno di friarielli e salsiccia e uno ripiena di prosciutto. Ottima anche la Albatros 2.0: con pomodorini gialli e rossi, acciughe e mozzarella.
Abbiamo avuto la fortuna di vivere un’esperienza unica grazie al Signor Eduardo ed a suo figlio Salvatore, che ci hanno accolto nella loro struttura, Cala Cala Resort, antico casale dove tutto parla della storia e delle tradizioni della famiglia. Il Signor Eduardo cura con amore e dedizione l’orto e ci ha spiegato dettagliatamente i singoli ortaggi da lui coltivati, i prodotti arrivano direttamente in cucina, dove vengono lavorati per allietare i palati degli ospiti del ristorante. Fantastico è stato l’aperitivo a bordo piscina ed indimenticabile la cena. Tutto lo staff ci ha coccolato come se fossimo di famiglia dall’inizio alla fine.
Clicca qui per sapere tutto della nostra cena!
Quando si parla di Procida subito vengono in mente le casette colorate che compongono il borgo marinaro. Marina Coricella è il borgo di marinari più antico dell’isola e sicuramente il più fotografato.
E’ raggiungibile via mare o tramite delle gradinate che passano attraverso il borgo, dando la possibilità di sbirciare all’interno delle casette e osservare lo scorrere lento della vita degli anziani dell’isola. Risalendo, con una ripida salita, si giunge a Terra Murata, punto più alto dell’isola che regala un panorama mozzafiato di Procida e sul Golfo di Napoli. Arrivati qui non può mancare la visita al Palazzo d’Avalos, costruito nel ‘500 dalla famiglia D’Avalos, il palazzo è stato residenza estiva dei Borboni per poi trasformarsi in carcere per gli ergastolani, prima di chiudere definitivamente nel 1988.
Lo sapevate che anche Procida ha i suoi Faraglioni? Li potete trovare alla spiaggia di Ciraccio, la parte più occidentale dell’isola, che regala albe e tramonti con viste mozzafiato (tempo permettendo!).
L’isola di Vivara, è un’isola di proprietà privata, collegata a Procida da un ponte, al termine del quale è posto un cancello al di là del quale è vietato l’accesso. E’ un’isola selvaggia, popolata per lo più da uccelli e specie rare, in via di estinzione. Dal ponte si ha una vista pazzesca su entrambi i lati dell’isola. Da non perdere, nel periodo estivo, le magnifiche calette.
Il porto di Procida ha qualcosa di suggestivo e meraviglioso: i gozzi e le paranze dei pescatori, gli anziani che riparano le reti da pesca, i vecchi magazzini, un tempo usati come deposito di imbarcazioni, ora sono locali cool dove trascorrere le serate estive, tra un aperitivo e un bicchiere di vino.
Qui si trova la gelateria Chiaro di Luna, dove abbiamo fatto un piccola sosta per rifocillarci. Ottimo il gusto stracciatella di arancia e la crema procidana.
Procida con i suoi colori e il suo buon cibo merita proprio una visita in ogni stagione.
La straordinaria vicinanza a Napoli e alle rinomate Capri e Ischia fa si che si presti bene anche ad una gita di un giorno. Speriamo di avervi ispirato, noi ci torneremo di sicuro!
Alla prossima avventura del blog Viaggi Insoliti!