10 Consigli sul Myanmar
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Avete presente quella sensazione che si ha appena si rientra da una vacanza?
Ecco, siamo appena rientrati da 21 giorni di viaggio in Myanmar e ci portiamo dietro un bagaglio culturale e di emozioni incredibili.
Ci sono tantissime cose che vorremmo raccontare e condividere con voi, ma per iniziare ecco cosa c’è da sapere quando deciderete di organizzare la vostra vacanza, i nostri 10 consigli sul Myanamar:
1- Se siete indecisi sul periodo, vi ricordiamo che la stagione secca inizia a novembre. Le piogge sono appena terminate e questo significa godere di paesaggi unici: le campagne sono ancora ricche di colore, gli alberi ancora verdi, la vegetazione molto variopinta. Inoltre, la temperatura intorno ai 25/30 gradi vi darà la possibilità di camminare in giro e visitare i posti senza troppo affanno. L’alta stagione termina a marzo: alla fine del periodo secco e di assenza di piogge c’è però il rischio di trovare un ambiente piuttosto arido, con alberi e vegetazione dai colori scuri e spenti.
2- In merito ai documenti di viaggio, bisogna essere in possesso di un passaporto con validità residua di almeno 6 mesi e di un visto turistico. Per quanto riguarda il visto, noi abbiamo fatto la richiesta online e, in meno di 24 ore, è arrivata la conferma che il nostro visto era stato approvato.
Il documento deve essere stampato e presentato al controllo immigrazione una volta atterrati in Birmania ed è valido per 30 giorni di permanenza entro 90 giorni dalla data di emissione.
3: La valuta locale è il Kyat. Al momento 1.000 Kyatt equivalgono a circa 0,60 Euro. Vi consigliamo di partire con i dollari ( devono essere banconote nuove senza segni o scritte)e, quindi, cambiarli in aeroporto, dove il cambio e’ più conveniente rispetto agli uffici locali. Non spaventatevi della mazzetta che vi daranno al momento del cambio: sarà talmente spessa che non vi starà nel portafoglio!
4: Portatevi un paio di felpe: in tutti gli spostamenti (sia che si tratti di spostamenti in pullman sia che si tratti di macchina privata o volo aereo) l’aria condizionata sarà sempre al massimo. Non rischiate di rovinarvi la vacanza con qualche malanno dovuto al repentino spostamento da ambienti caldi e freddi.
5: Ragazze, udite udite: non esagerate con shorts e pantaloncini ma abbondate con gonne lunghe e t-shirt. Per entrare nelle pagode infatti, pantaloncini e canotte sono assolutamente banditi e le spalle devono essere coperte. Sul posto, un po’ per essere più local ma anche per acquistare un piccolo souvenir, abbiamo acquistato il longyi, la tipica gonna birmana che qui tutti indossano: esiste sia in versione maschile che in quella femminile.
6: Ricordatevi le infradito: sempre rimanendo in tema di pagode, per visitarle bisogna essere scalzi, NO scarpe e NO calze. Noi abbiamo sempre girato con le Birkenstock, in modo tale da metterle e toglierle con facilità. Inizialmente vi farà un po’ “strano” camminare a piedi nudi nelle pagode ma, credeteci, ci farete l’abitudine. Consigliamo di portare qualche pacchetto di salviette detergenti: non ve ne pentirete!
7: Attenzione alle strade: eh si, potrà sembrare una cosa banale ma il pedone qui vale meno di zero. Nemmeno sulle strisce pedonali sarete al sicuro. Prendete coraggio e, tra una macchina, un motorino e un tuc tuc, lanciatevi: ci vorrà forse un po’ di tempo ma alla fine riuscirete ad attraversare la strada sani e salvi!
8: Non spaventatevi dei tanti clacson: inizialmente stavamo per impazzire. Non capivamo perchè tutti questi clacson suonassero ogni secondo (e qui non scherziamo). Ecco a voi la spiegazione: in macchina, il volante è posizionato a destra e i birmani guidano anche a destra, il che rende tutte le manovre di sorpasso particolarmente complicate. Prima di sorpassare, il guidatore avvisa del sorpasso il guidatore che lo precede con una suonata di clacson. L’altro guidatore (che sarà sorpassato) per avvisare che il sorpasso può avvenire senza problemi, dà un’altra botta di clacson. Inoltre, ogni volta che i birmani passano davanti a un albero per loro ‘sacro’, suonano il clacson tre volte in segno di devozione e di ringraziamento.
9: Mercati locali: tutto, ma proprio tutto, viene toccato con le mani, sia dai venditori ambulanti che dai potenziali acquirenti al fine di valutarne la consistenza e, probabilmente, la bontà. Se vedrete degli animaletti strani di colore scuro dentro a dei pentoloni e gente con l’acquolina in bocca pronta ad acquistarli… beh, si tratta di grilli fritti!
10: Dotatevi di un grande spirito di adattamento: sarà un’esperienza fantastica che può essere vissuta e goduta al 100% solo con un grande spirito di avventura. Buon viaggio!
Ci vediamo presto, alla prossima avventura del Blog Viaggi Insoliti!