Frappe e castagnole a Roma

E’ tempo di Carnevale, coriandoli…festa!
E soprattutto di ogni tipo di leccornia fritta legata a questo periodo dell’anno.
Le vetrine di forni e pasticcerie già da qualche settimana sono ricche di ogni prelibatezza.
Frappe, bugie, chiacchiere, crostoli: il loro nome varia a seconda della Regione, ma poco importa.
Al forno o fritte, le frappe sono le protagoniste assolute, accompagnate, almeno a Roma, dalle castagnole. Amanti della cucina in generale e dei dolci nello specifico, abbiamo fatto qualche ricerca per voi.

FORNO CAMPO DEI FIORI

Siamo nel cuore di Roma, impossibile visitare la Capitale senza fare una sosta a Campo de’ Fiori, piazza storica che si sveglia al mattino presto con il mercato e le urla strimpellanti dei venditori di frutta e verdura.
Il Forno Campo de’ Fiori è un’istituzione dal 1880. Una tradizione di famiglia. Passando davanti al forno si rimane inebriati dal profumo di pane fresco e pizza calda e dai dolciumi di loro produzione. Qui le frappe rispettano in pieno la tradizione: senza fronzoli sono croccanti al palato, non eccedono nei sapori di olio e tantomeno di fritto. Su richiesta viene aggiunto lo zucchero a velo (solo dopo averle prima pesate, che è un pro!).
Prezzo € 35,00 al Kg.


BAR PASTICCERIA ROMOLI

Siamo in Viale Eritrea, dove la Pasticceria Romoli è il punto di riferimento del quartiere per le colazioni, ma anche per maritozzi, torte, insomma per tutti gli amanti dei dolci.
Le vetrine, sia esterne che interne, sono sempre ricche di ogni proposta, cosa che per noi è fondamentale e che ti invoglia ancora di più ad assaggiare le varie proposte.
Ma, essendo la nostra visita mirata, siamo andati dritti alle frappe.
Questa volta abbiamo tradito le frappe fritte e provato quelle al forno, colpiti dalla perfezione e dalla sinuosità della loro forma. Il profumo che sprigionano è delizioso, per niente asciutte, rischio che la cottura al forno avrebbe potuto comportare, sono croccanti al punto giusto. A completare il gusto una delicata spolverata di zucchero a velo.


PASTICCERIA STRABBIONI DAL 1888

Siamo in zona Sallustiano: entrando in questa pasticceria si viene subito proiettati in quella che poteva essere l’atmosfera storica del posto, lo scorrere lento del tempo, i clienti intenti a sorseggiare i loro caffè in attesa di scegliere le paste della domenica.
Rispetto ad altre pasticcerie, l’offerta è più limitata. Ma ovviamente in questo periodo le vetrine sono ricche di frappe, sia al forno che fritte. Abbiamo scelto quelle fritte. La consistenza è ben definita, le frappe sono più pesanti e lo si nota non appena le si prendono in mano. Croccanti al punto giusto, al gusto si sente il fritto, si percepisce subito che sono state cotte in grandi quantità di olio. Ben cotte e con una abbondante spolverata di zucchero a velo, sono ruffiane il giusto. Provare per credere!


SANTI SEBASTIANO E VALENTINO

Abbiamo varcato la soglia di questa panetteria con cucina e siamo stati inebriati dal profumo del pane e dei crackers in cottura. Abbiamo resistito solo perchè eravamo lì per le frappe!
Il locale è molto accogliente, con forno a vista e tavoli sociali. Perfetto per una colazione (per gli amanti del salato, alla domenica è prevista anche la colazione in versione salata) ma ottimo anche per una cenetta. Abbiamo dato un’occhiata al menù ed è decisamente invitante!
Tra mini crostatine e muffin ecco che spuntano le frappe. Molte buone e croccanti, leggere con una spolverata di zucchero a velo, le frappe di Santi Sebatiano e Valentino si differenziano per la presenza di un retrogusto di cannella. Agli occhi più attenti, infatti, non sfuggirà la presenta di punte di cannella nell’impasto. Molto buone e sfiziose!


PASTICCERIA CUTINI

Pasticceria di quartiere in zona Balduina, è solitamente il nostro punto di riferimento per la sacher, unica e inimitabile, che si caratterizza per marmellata di ciliegie con all’interno pezzi enormi di ciliegie.
E’ la classica pasticceria tradizionale, di una volta, sempre ricca di prelibatezze a vista. Dalle pizzette di pasta sfoglia ai bignè giganti, è in grado di soddisfare anche i palati più pretenziosi.
Ma veniamo alle frappe. Senza lode e senza infamia, sembrano avere un retrogusto di anice, ma non ci mettiamo la mano sul fuoco. Ottime invece le castagnole, una tira l’altra, difficile fermarsi.

E qual è la vostra pasticceria preferita a Carnevale?
Alla prossima avventare sul Blog di Viaggi Insoliti!