Bra: tra buon vino e ottimo cibo

Bra, la patria della salsiccia cruda e dello slow food.
Incuriositi dal luogo dove è stato creato il concetto di “slow food” abbiamo organizzato una gita fuori porta a Bra, tra buon vino e ottimo cibo, alla scoperta della torta di nocciole e delle visite alle cantine.

DOVE MANGIARE
Appena arrivati a Bra, ancora prima di prendere confidenza con il posto, ci siamo diretti da Local – Bottega alimentare, per iniziare a degustare le specialità locali. Entrando siamo rimasti incantati dal banco di salumi e formaggi, ricco di ogni prelibatezza. Sul retro si trova una sala più grande e un cortile dove ci si accomoda per pranzo. Non potevamo non scegliere il vitello tonnato, delicato al gusto con una salsina fantastica. Abbiamo proseguito con un tagliere misto di salumi e formaggi, accompagnato da miele e marmellata. Delizioso. Il tutto accompagnato da un ottimo bicchiere di Nebbiolo. Per il caffè ci siamo spostati alla Pasticceria Converso Dal 1901, dove abbiamo provato anche i loro baci di dama.

Merita decisamente una sosta l’Osteria del Boccondivino, che ospita anche la sede nazionale di Slow Food, nel cuore di Bra. Si entra all’interno di un cortile e da qui al ristorante. Siamo rimasti incantati dall’esposizione di bottiglie, dalle cantine più conosciute, come Domenico Clerico o Parrusso, a quelle a noi meno note. Abbiamo iniziato con la cipolla novella ripiena di verdure con fonduta al Raschera, il piatto che non ti aspetti, decidamente ottimo. È stato poi il momento dei primi e chi siamo noi per non rispettare le tradizioni? Ecco quindi i tajarin “40 tuorli” al sugo di salsiccia di Bra e gli agnolotti del “plin” al sugo d’arrosto. Come secondo piatto abbiamo scelto il coniglio ” Grigio di Carmagnola” all’Arneis. Ed è arrivato il momento dei dolci: molto banalmente abbiamo scelto il bonet e, su consiglio del cameriere, una pannacotta. Effettivamente la pannacotta aveva un qualcosa di speciale, una delle migliori pannacotte mai mangiate! Totalmente diversa da quella a cui siete normalmente abituati.

Amanti delle tradizioni culinarie abbiamo prenotato anche un’esperienza Airbnb, che ci ha permesso di degustare i classici piatti piemontesi, preparati direttamente in casa dalla Signora Paola. Ogni piatto presentato è stato accompagnato da una degustazione di vino, di loro produzione. Abbiamo incominciato con l’antipasto piemontese, vitello tonnato, peperone ripieno di pasta di acciughe e bruschetta con salsa verde. E’ stato poi il momento degli agnolotti del “plin“, questa volta in versione vegetariana. Quindi il brasato al Barolo: che delizia! Non poteva mancare il bonet, fatto con la ricetta della nonna.


Per gli amanti della torta di nocciole, dolce tradizionale del Piemonte, tappa obbligatoria è il Caffè Posta, con un angolo di pasticceria straordinario. La torta di Donatella è una versione più moderna della classica torta di nocciole, con un tocco di caramello salato. Sublime!

COSA FARE A BRA
Durante il nostro weekend a Bra abbiamo soggiornato presso le Cantine Ascheri. L’hotel, creato proprio sopra le cantine, è un posto unico per come è stato realizzato e punta a far sentire l’ospite come se fosse a casa. La struttura offre una magnifica SPA divisa su tre piani, con una piscina idromassaggio all’aperto e un percorso knapp un po’ diverso dal tradizionale ( il supplemento SPA è di Euro 20,00 a persona a ora).
Il Signor Ascheri ci ha condotto nella visita alle cantine: una vera fortuna essere accompagnati in questo percorso da una persona della famiglia, che ci ha raccontato la storia delle cantine e tutti i processi di affinamento e produzione del vino. La visita si è conclusa con una piccola degustazione di vini, accompagnata dalla salsiccia cruda di Bra e dal formaggio di Bra.
Ovviamente non potevamo andare via a mani vuote, abbiamo portato con noi qualche bottiglia di Barolo e Nebbiolo di loro produzione. Produzione che non è distribuita solo in Italia ma che raggiunge anche l’estero, dal Regno Unito agli Stati Uniti.

Su consiglio del centro informazioni turistiche, situato proprio al centro di Bra e di recente apertura, abbiamo fatto la passeggiata tra gli orti. La camminata dura circa un’ora e passa attraverso i campi e le serre della città. Sarà facile incontrare persone che lavorano la terra o controllano l’andamento delle coltivazioni.

Abbiamo anche visitato Pollenzo, un piccolo paese alle porte di Bra. Qui ha sede l’Università del cibo, frequentata da studenti di tutto il mondo. Una piccola curiosità: la cittadina ha origini romane, cosa che si può notare dalla forma ad anfiteatro di parte della sua area abitativa.

Speriamo di avervi incuriosito perchè Bra vale veramente una visita.
Alla prossima avventura del Blog Viaggi Insoliti!

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