Prosegue il nostro viaggio tra le Osterie Romane e le pizzerie di Roma. Da molto tempo eravamo incuriositi da L’Elementare Trastevere e finalmente abbiamo avuto l’occasione di provare questa pizzeria e gustare le sue pizze, un vero godimento per le nostre papille gustative. Entrando si viene accolti dal sorriso del ragazzo al bancone che vi accompagnerà poi al tavolo: in alternativa è anche possibile sedersi al lunghissimo bancone. Iniziamo con gli antipasti. Abbiamo scelto dei fritti e optato per supplì ripieno di tonnarelli cacio e pepe e un supplì lasagna. Semplicemente sublimi. L’impanatura risulta bella croccante e, addentandoli, si vola direttamente in un piatto di lasagne! Passando alle pizze, il menù propone le pizze classiche, bianche e rosse, le pizze speciali e le pizze fritte. La scelta è ardua, soprattutto quando si vedono passare davanti agli occhi diversi tipi di pizza: abbiamo scelto una speciale, la gricia con cipolle caramellate, e una classica rossa, la puttanesca. La speciale è decimante top, un mix di gusti che richiamano la classica pastasciutta romana con un tocco di contrasto dolciastro dato dalla cipolla caramellata. Bordo bello bruciacchiato, tipico della pizza romana, la pizza avrebbe potuto essere leggermente più cotta al centro per essere una perfetta “scrocchiarella”. A disposizione al tavolo avrete la rondella, un simpatico modo per tagliare la pizza in compagnia. Passando ai dolci, oltre a quelli indicati nel menù c’è il dolce del mese, che cambia periodicamente. Abbiamo scelto la torta ebraica pasta frolla ripiena di ricotta e marmellata di visciole. Scelta azzeccatissima: frolla eccezionale e ricotta sublime. Le prenotazioni si possono fare direttamente online: verrà applicato un deposito di Euro 10,00 che verrà poi scalato dal conto. Ottima la selezione di birre alla spina, proposte anche in abbinamento: ogni pizza viene associata ad un birra speciale. Spesa media Euro 50,00 in due.
Abbiamo iniziato il 2023 alla scoperta di qualche nuovo posto, per avere una scelta sempre più ampia su dove mangiare in Liguria durante un weekend al mare. Se ancora non lo aveste letto, correte a leggere: Dove mangiare in Liguria.
Rifugio Pian delle Bosse
Gli amanti del trekking e delle passeggiate in montagna rimarranno piacevolmente sorpresi da questa camminata alla scoperta della natura e dell’entroterra ligure, che porta al rifugio Pian delle Bosse. Partendo da Loano si raggiunge in macchina il parcheggio di Castagnabanca e da li, con una piacevole passeggiata di circa 30 minuti si raggiunge il Rifugio. Il sentiero è ben indicato, leggermente in salita e adatto anche ai più piccoli. Il rifugio in inverno è aperto nel weekend (durante la settimana occorre chiamare e, eventualmente, in base alla disponibilità, organizzare). Il menù è ricco di prelibatezze: dai taglieri misti di affettati ai formaggi, dalla polenta ai dolci. Visto il nostro debole per la polenta abbiamo scelto quella con il formaggio fuso, una delizia per il palato, accompagnata da un quartino di vino e un ottimo salame dolce a conclusione del pasto. Consigliata la prenotazione!
Alalunga Siamo a Savona, zona nuova darsena, ricca di ristoranti con dehors all’aperto a ridosso del porto. Alalunga è un ristorante gestito da giovani ragazzi con tanta voglia di stupire. Per tavoli numerosi è proposto solo il menu degustazione uguale per tutto il tavolo: il costo è di 45,00 Euro bevande escluse, tutto a base di pesce. Si inizia con l’entrée di benvenuto, nel nostro caso panissa fritta con moscardini: sublime, un ottimo inizio! La prima proposta del menù degustazione prevedeva pesce spada brasato, crema di zucca, champignon e chips di riso, delizioso. Abbiamo proseguito con le trofie allo scoglio, datterino confit e olive taggiasche. Piatto abbondante che ti fa immergerete nei sapori del mare e dalla Liguria. Quindi il nasello imbarcato e fritto, chips di patate e maionese. Abbiamo concluso con un cremoso allo yogurt e cioccolato bianco, coulis di mandarino e frolla alle mandorle. Il menù cambia periodicamente: se foste di passaggio a Savona, Alalunga merita una sosta.
Pat Pizza
Se siete in cerca di un po’ di caciara e confusione, ecco, siete nel posto giusto! Pat pizza si trova sulla passeggiata di Borghetto S.S., nonostante il locale sia piuttosto grande vi consigliamo di prenotare per assicurarvi un tavolo. Dalla pizza classica alla pizza alla pala, dal risotto ai frutti di mare al fritto misto: ce ne è per tutti i gusti! Ottima la pizza, che richiama un po’ la tradizione napoletana: quattro formaggi rossa decisamente top. Da non perdere i dolci: dal tiramisù servito direttamente nella moka, ai sorbetti: se siete abbastanza fortunati tra le proposte del giorno trovare anche il Babà: superlativo!
Mani- Pizza e cucina
Siamo ad Alassio, la città celebre per Miss Muretto e i famosi anni ’60/’70. Mani si trova sulla passeggiata di Alassio: oltre alle pizze ha anche una vasta scelta di piatti. La scelta delle pizze è piuttosto ampia, dalle “classiche”, alle pizze gourmet, fino alle proposte del giorno. Il nome delle pizze richiama le città Liguri, e la scelta è ricaduta sulla Portofino, una sorta di quattro formaggi bianca. Il bordo della pizza è spesso e la pizza è piuttosto gommosa. Buono il panettone con crema e cioccolato.
Napoli è gioia, allegria e spensieratezza. A un’ora di treno da Roma è comodissima da raggiungere e la stazione centrale di Napoli ha una posizione strategica che permette di arrivare in centro in pochi minuti a piedi.
Cosa fare e dove mangiare durante un weekend a Napoli?
Il nostro Airbnb era nelle vicinanze del Rione Sanità: uno dei quartieri più vivi e dinamici della città, con i palazzi storici che richiamano l’architettura barocca, i mercati e i negozi con le vetrine a vista. Perdervi per le strade del quartiere è sicuramente un’esperienza da fare per capire meglio la quotidianità e l’anima di Napoli. È qui che si trovano le pizzerie più note e conosciute, con le code fuori dai locali a ogni ora del giorno e bar che vendono Spritz a 1 Euro allietando così la lunga attesa. Noi siamo stati da Concettina ai tre Santi: abbiamo iniziato con una montanarina, per poi proseguire con una classica margherita e una pacchianella, con pomodoro San Marzano, pomodorini datterino, olive nere, capperi, alici e aglio. Che bontà! Per il dolce siamo andati diretti alla Pasticceria Poppella, famosa per i suoi fiocchi di neve: uno al cioccolato e uno pistacchio. Buoni ma a nostro avviso un po’ sopravvalutati.
Capirete di essere arrivati nei Quartieri Spagnoli dalla confusione che si respira, dai motorini che sfrecciano in ogni direzione e dai Murales che decorano le facciate dei palazzi. Da non perdere quello di Maradona. È qui che si trova la Trattoria da Nennella: andate sul presto dal momento che non accettano prenotazioni. Non si può non ordinare la pasta provola e patate, le aspettative sono state più che soddisfatte. Dal menu molto economico è possibile scegliere un antipasto, un primo e un secondo.
Con una lunga passeggiata vista mare abbiamo proseguito fino a Posillipo con la famosa Spiaggia delle Monache. Palazzi coloratissimi a precipizio sul mare contraddistinguono il paesaggio. In bassa stagione ci si può sedere in riva al mare, farsi coccolare dal suono delle onde e staccare da tutto. Sulla via del ritorno abbiamo fatto tappa da 50 Kalò, altra pizzeria must di Napoli, che ha aperto di recente anche a Roma. La scelta è ricaduta sulla classica margherita (che scegliamo per poter valutare la bontà della pizza) e “Gialla, provola e pepe” con pomodorini gialli del Piennolo, provola e pepe nero. Una delizia. Noleggiando una bicicletta siamo volati alla Galleria Borbonica, dove avevamo prenotato il percorso avventura. Che assolutamente vi consigliamo!
Ritagliatevi un po’ di tempo per visitare il Chiostro di Santa Chiara: il biglietto si acquista facilmente e senza coda all’ingresso, non è necessaria la prenotazione. Situato nel cuore del centro di Napoli, il Chiostro ha subito negli anni diverse ristrutturazioni. Entrando si rimane ammaliati dai pilastri ricoperti di maioliche, collegati tra loro da sedili sui quali sono rappresentate scene ispirate alla vita quotidiana dell’epoca.
Napoli è anche street food: noi abbiamo scelto Zia Ernestina Sorbillo per la pizza fritta. Non fatevi spaventare dalla coda, in un attimo si paga, si prende il biglietto e si scelgono gli ingredienti del ripieno. Abbiamo preso la pizza fritta al salame, con salame napoletano, ricotta e provola affumicata, pomodoro e pepe nero. Attenzione, crea dipendenza, infatti senza tanta vergogna abbiamo fatto il bis! Da non perdere anche Sfogliatella Mary, in Galleria: fantastica la sfogliatella riccia, un vero e proprio godimento. Non da meno il babà, considerato da molti napoletani uno dei migliori. Prima di partire per Roma abbiamo fatto anche una piccola scorta di zuccheri da Chalet Ciro e la sua mitica graffa fritta.
Abbiamo sentito dire che la pasta alla genovese dell’Osteria della Mattonella sia eccezionale: noi purtroppo stavolta ce lo siamo persa. Il locale è piccolo e bisogna assolutamente prenotare con anticipo!
Vi è piaciuto il nostro weekend a Napoli? Alla prossima avventura sul Blog di Viaggi Insoliti!
Fafiuché si trova nel cuore del rione Monti ed è un fantastico piccolo angolo di Piemonte a Roma.
La selezione di vini piemontesi è particolarmente ampia, dal Nebbiolo al Barolo, dal Barbaresco al Barbera, da Domenico Clerico a Stefano Occhetti e ogni bottiglia e ogni produttore ha una sua storia che vi verrà raccontata al momento della presentazione del vino. Lasciatevi consigliare dal mitico Gianmarco che vi proporrà un’etichetta sicuramente non scontata. I vini vengono accompagnati dalle specialità della cucina piemontese, con qualche tocco che riporta alla cucina pugliese. La scelta è sempre piuttosto ardua, dal momento che tutte le proposte del menu sono a dir poco eccezionali. Le bruschette sono deliziose, noi stavolta abbiamo scelto quella con fontina e capocollo. Per gli amanti della tradizione piemontese ci sono i ravioli al plin al tovagliolo: una versione finger food di questa specialità piemontese: uno tira l’altro! Se capitate da Fafiuché nel periodo giusto dell’anno avrete anche la possibilità di ordinare “La sorpresa”, ovviamente non vi anticipiamo niente! Sublimi i tajarin al burro e castelmagno, eccezionale il brasato al barolo. E poi non può mancare lei, la mitica bruschetta Fafiuché, ovvero la bruschetta al cremino. Crea dipendenza, vi abbiamo avvisato.
Nel caso vi troviate in questo Rione di Roma, a due passi dal Colosseo e non lontano dalla stazione Termini, andate sul sicuro e seguite i nostri consigli.
Il Pagliaccio Il primo ristorante 2 stelle Michelin di Roma, la casa dello Chef Antony Genovese, un punto fermo e irremovibile tra i ristoranti di livello della Capitale. Doppia stella Michelin ininterrottamente da più di 10 anni fa capire la solidità della cucina del ristorante ma questo non significa assolutamente scelte stanche o piatti noiosi o scontati. Ma una continua ricerca ed innovazione. In sala, e siamo fortunati ad essere assistiti proprio da lui, c’è Matteo Zappile, Premio Servizio di Sala 2022 della prestigiosa Guida MICHELIN. Abbiamo optato per il menù “Orme” degustazione da 8 portate che vi condurrà tra i ricordi e il presente risvegliando i vostri sensi. Questo il nostro menù: Mushi, Amuse, Cavolfiore, Il volo del mare, Tagliolini di cacciagione, Risone al calamaro, La parola al…pescato, Tulakalum Soufflé. (Il Pagliaccio)
Zia Restaurant Lo chef Antonio Ziantoni da qualche anno “si è messo in proprio” e questo ristorante è diventato un riferimento per la ristorazione d’eccellenza romana. Il locale si trova a Trastevere, in Via Mameli, proprio alle spalle della vivacissima Piazza San Cosimato con il suo animato mercato mattutino. Stella Michelin conquistata a Dicembre 2020, miglior giovane chef dalla Guida Michelin 2021, un ristorante stellato che strizza l’occhio anche ad una clientela più giovane, un servizio curato ma non polveroso, una freschezza che è possibile rintracciare in tutti i piatti. L’atmosfera riservata e il servizio di sala molto cortese e attento sono un segno distintivo di questo ristorante che abbiamo avuto modo di provare agli inizi, ancor prima della conquista della Stella Michelin confermato per il secondo anno consecutivo anche nel 2022. (Zia Restaurant)
Aroma Abbiamo provato Aroma e la sua splendida terrazza con vista unica e mozzafiato sul Colosseo in occasione di una cena aziendale. La location è impareggiabile e soprattutto la sera offre una visione davvero suggestiva dell’Anfiteatro Flavio e delle luci notturne che lo illuminano. Il cibo non è da meno nel ristorante premiato con una stella Michelin e guidato dallo chef Giuseppe Di Iorio. Abbiamo degustato Coniglio aromatizzato al timo, flan di asparagi e porri, aria alla cacciatora. A seguire gnocchi di patate con ragù di funghi di bosco e robiola di Roccaverano. Subito dopo Filetto di Chianina con salsa al vino rosso e crespellina di cipollotto brasato. Per concludere non poteva mancare il famoso Tiramisù Aroma. L’atmosfera è stata veramente piacevole, il servizio cortese e attento e la vista una delle migliori al mondo! Non è facile non diventare un ristorante “buono solo per il panorama” e lo chef con la sua brigata non hanno sfigurato di fronte a tanta bellezza. (Aroma)
Se volete spunti su altri ristoranti a Roma, scoprite con noi dove Mangiare a Roma e non ve ne pentirete! Ci vediamo alla prossima avventura del Blog Viaggi Insoliti!
Oggi vi portiamo con noi alla scoperta della Franciacorta, per un weekend insolito all’insegna di degustazioni, passeggiate a cavallo e ottimo cibo. Siamo tra Brescia e il Lago d’Iseo e si capisce subito di essere giunti a destinazione quando i vigneti diventano i protagonisti assoluti del panorama circostante, regalando subito una sensazione di benessere e di relax.
Questa volta ci siamo coccolati e abbiamo soggiornato presso il Relais L’Albereta, antica dimora neorinascimentale di fine Ottocento che sorge sulla collina Bellavista, circondata dall’omonimo vigneto. All’interno del parco che circonda la struttura principale è possibile fare una bella passeggiata di circa un’ora tra i vigneti, fino alla Cantina Bellavista. Non manca però anche lo spazio per il relax con la splendida piscina riscaldata interna ed esterna, la palestra, il bagno turco e la sauna. La colazione è servita in un’area molto panoramica dell’hotel, con scenografiche vetrate che offrono una vista impareggiabile del Lago d’Iseo.
Cosa fare un weekend in Franciacorta?
Degustazione presso la Cantina “La Manéga“, azienda agricola a conduzione familiare situata a Gussago. Molto casualmente siamo capitati durante il weekend del Festival della Franciacorta, evento imperdibile che si svolge solitamente durante l’ultimo weekend di settembre, con apertura straordinaria di molte cantine, degustazioni di vino e picnic tra i vigneti. La scelta su dove andare era, quindi, particolarmente ampia e abbiamo optato per una cantina meno conosciuta, La Manéga! Degustazione di tre vini Franciacorta: Satèn, Brut e Rosé accompagnati da un piatto di cacio e pepe e stracciatella e prosciutto. Cacio e pepe eccezionale, con lo zampino di un ristoratore romano trasferitosi a Brescia. La degustazione è terminata con la visita alla cantina e la descrizione dei metodi di affinamento. Impossibile andare via a mani vuote!
Cena a “La Filiale, l’evoluzione della pizza“: esperienza culinaria unica con le pizze di Franco Pepe in abbinamento ai vini della Franciacorta. Abbiamo scelto dal fuori menù la “Parmigiana”, con pomodoro San Marzano, fior di latte, scamorza affumicata e melanzane fritte e una più classica “Grana Pepe e Fantasia”, con crema di Grana Padano, scamorza affumicata e tuorlo d’uovo pastorizzato. Esperienza da consigliare, piccolo suggerimento: prenotate in anticipo per garantirvi un tavolo!
Passeggiata a cavallo: per gli amanti dei cavalli e della natura assolutamente consigliata è l’esperienza a cavallo organizzata dalle Scuderie Crazy Horse. In gruppi ristretti di persone si cavalcherà tra i vigneti più famosi passando ad esempio dal Bellavista a Ca’ del Bosco. Cavalli bellissimi, oltre alla guida molto esperta e goliardica, che ha fatto sicuramente la differenza rendendo questa uscita indimenticabile.
Monte Isola: abbiamo scelto di partire da Sulzano e con il battello ci siamo diretti a Peschiera Maraglio: il tragitto dura una manciata di minuti e in un battere di ciglia si è già a destinazione. Appena attraccati sull’isola, il consiglio è di andare diretti al negozio di noleggio biciclette e, a bordo della vostra bici, godersi la bellezza e il senso di pace che l’isola vi regala. Il giro è di circa 9 km, si può fare anche a piedi, ma in bici è decisamente più divertente. Per gli amanti del trekking da non perdere è la camminata al Santuario della Madonna della Ceriola, della durata di circa un’ora. Da lassù avrete una vista mozzafiato sul Lago d’Iseo. Per gratificare anche il palato vi consigliamo L’Isola dei Sapori, splendido negozio a conduzione familiare dove è possibile degustare i prodotti tipici del posto. Degno di nota il pesce, pescato e lavorato dai proprietari dell’attività accompagnato da polenta abbrustolita: si tratta di agone di lago che dopo un lungo processo di essiccazione sotto sale viene abbrustolito e servito con polenta. Questo negozio offre anche la possibilità di portarsi a casa dei bei ricordi culinari.
Osteria del Gallo: siamo nel cuore di Rovato e la trattoria propone i piatti tipici della cucina e della tradizione bresciana. Sublime il risotto fichi e crema di taleggio, così come i casoncelli con burro fuso, Grana Padano e salvia. Indimenticabile il coniglio alla bresciana con patate al forno e polenta. Abbiamo concluso in bellezza con una morbidissima torta al cioccolato senza farina.
Pasticceria Piccinelli dal 1862, Gussago: come dicono loro stessi, “un’alchimia segreta di esperienza, bellezza ma soprattutto di gusto”. Si rimane subito ammaliati dalla vetrina espositiva e la scelta risulta piuttosto ardua. Lasciatevi guidare dal vostro istinto e dal vostro gusto, accomodatevi nel piacevole giardino esterno e rimarrete sicuramente soddisfatti.
Un weekend in Franciacorta tra vino e pizza è un ottimo modo per staccare la spina e ricaricare le batterie, tra cantine, degustazioni e ottimo cibo. Alla prossima avventura di Viagginsoliti!
Dopo aver trascorso la stagione estiva nella riviera di Ponente, abbiamo stilato la lista dei nostri posti del cuore, per tutti i gusti e per tutte le tasche. Se siete alla ricerca di dove mangiare in Liguria, e non dei classici ristoranti e locali per turisti, ma di quelli amati dalle persone del posto, prendete carta e penna!
Pasticceria Biondi Nel cuore di Loano, in Via Ghilini, si trova la Pasticceria Biondi: un nome una garanzia. È ormai la nostra tappa obbligatoria per le colazioni della domenica, con brioches fresche di pasticceria, farcite di cioccolato, crema, marmellata o pistacchio, paste fresche o biscotti secchi: insomma, ce n’è per tutti i gusti. Enrico, il mitico pasticcere, ha inoltre iniziato la produzione dei maritozzi: il tipico dolce romano ripieno di panna con una piccola aggiunta di crema, una rarità in Liguria. Da non perdere in estate il loro marocchino freddo.
Ristorante U Titti
Siamo in zona Imperia Ovest, e nello specifico a Linguaglietta, piccolo borgo sulle alture dell’Imperiese. Se il nome non vi è nuovo è perché il ristorante ha partecipato in passato a “Quattro Ristoranti” con Alessandro Borghese. Si può scegliete tra il menù alla carta o il menù degustazione, con quattro diverse proposte. Abbiamo optato per il menù degustazione da 6 portate. Siamo stati accolti da un piccolo benvenuto dello chef: una delizia sia per gli occhi che per il palato. Abbiamo quindi iniziato con i calamari con trombette alle 5 consistenze, per poi continuare con la palamita accompagnata da salsine. Semplicemente sublime il coniglio con boragine. Abbiamo proseguito con dei bottoni con gamberi, zenzero e lime. Delizioso il dolce, “banana matura”.
Bagni Liliana Varigotti, la perla del Ponente ligure, un piccolo borgo che vi lascerà a bocca aperta. I Bagni Liliana sono una tappa obbligatoria sia per una cena romantica in riva al mare che una serata più tranquilla nel loro dehor. Il menù cambia periodicamente, tenendo saldi i loro cavalli di battaglia: spaghetti alle vongole veraci con bottarga e il classico fritto misto. L’antipasto dello chef è sempre a base di prodotti tipici della Liguria: noi abbiamo assaporato la classica panizza. Da non perdere l’antipasto con crudo di pesce, nello specifico gamberi e verduri croccanti. Ottimi gli spaghetti alle vongole, ma anche i paccheri e gli gnocchetti con scaglie di mandorle e pescato del giorno.
Da Scola Ristorante Scola è una certezza: il locale è molto accogliente, con un camino all’ingresso a dare il benvenuto. Il menu è ricco e, se sarete fortunati, avrete la possibilità di degustare piatti a base di tartufo bianco o funghi porcini. Vi è la possibilità di scegliere tra i menù degustazione o il menù alla carta. Ampia è anche la scelta nella carta dei vini. Clicca QUI per leggere il nostro articolo.
Bistrot Valente Di recente apertura, il “Bistrot Valente” si trova sulla strada che porta a Finalborgo, borgo storico medievale meta di bikers e appassionati di trekking. È stata una piacevole scoperta e sicuramente il miglior posto per hamburger nella zona. Il menù presenta una selezione di Hamburger, dai più classici a quelli più ricercati che rientrano poi nelle proposte del giorno. Amanti come siamo del bacon cheeseburger abbiamo optato per il Classicone: superlativo! Se siete di passaggio in zona, è perfetto anche per un aperitivo o un dopo cena con una selezione di gin e cocktails.
L’estate non è finita: seguiteci per scoprire dove mangiare in Liguria se foste di passaggio nel Ponente Ligure.
Camminando per le vie di Roma è impossibile resistere ai profumi che fuoriescono dai locali e dai ristoranti: pizza bianca e mortadella, supplì oppure, come questa volta, profumi più etnici che ci hanno colpito. E cosí abbiamo trovato un angolo di Cina a Roma!
JiaMo.Lab
Siamo in via Bergamo a Roma, tra Piazza Fiume e Piazza Alessandria con il suo colorito mercato rionale che merita sempre una visita. Il locale prende il nome dal suo prodotto di eccellenza: il Jiamo. Si tratta di un panino croccante di origine cinese, che alla vista richiama la classica sfogliatella riccia napoletana. I panini vengono imbottiti al momento ed è possibile scegliere tra diverse farciture: maiale stufato, manzo brasato, pollo alla piastra o verdure. Essendo la nostra prima volta, siamo andati sul tradizionale: jiamo con maiale stufato. Il panino è da maneggiare con cura, ma non se ne perde neanche una briciola: la parte croccante andrà a finire sul fondo del packaging e alla fine sembrerà di mangiare delle patatine stick. Abbiamo proseguito con ravioli di maiale e verza. Da bere si può scegliere tra le classiche birre cinesi o le più classiche bevande frizzanti. Non dimenticate, prima di andare via, di prendere il vostro biscotto della fortuna: chissà cos’ha in serbo la sorte per voi! Per gli appassionati della cucina cinese qui è possibile trovare, senza prenotazione, anche l’anatra alla pechinese e molte altre prelibatezze. L’anatra viene servita alla maniera tradizionale cinese con stick di carote, porro e cetriolo, accompagnata con le classiche sfoglie di frumento e la tipica salsa d’anatra. Non preoccupatevi se non sapete come “maneggiare” questi ingredienti, ci sarà il buon Chen sempre disposto a spiegarvi come fare.
Baby Bao
Siamo in zona Trastevere, proprio accanto a Piazza Trilussa. Come dice lo stesso nome del locale, il protagonista assoluto qui è il bao, il classico panino ripieno cotto al vapore, in tutte le sue forme, dal dolce al salato. La scelta è stata assai ardua ed è ricaduta sul Tatami Bao, con salmone, avocado e salsa teriyaki, e sul Crab Bao, con granchio fritto e maionese nera il tutto accompagnato dalle classiche nuvolette di drago. Quindi è stata la volta dei green dumplings con carote, verza, piselli e patate dolci. E poi è stato il momento del BB taco. Il nome richiama subito alla mente il vecchio Winner Taco, ve lo ricordate? Gelato alla crema ricoperto da cioccolato croccante e caramello fuso. Che bontà!
Wok to walk
Siamo a Campo de’ Fiori, il cuore di Roma. È da un po’ che avevamo puntato questo locale e finalmente eccoci qui. I noodles in tutte le loro sfaccettature. È possibile sia sedersi e consumare all’interno del locale sia ordinare take away. Diverse sono le tipologie di noodles (all’uovo, integrali, di riso, udon) cosi come gli ingredienti: date sfogo alla vostra fantasia e componete la vostra box! Potrete seguire la preparazione del vostro piatto dal vivo ed assistere anche a qualche simpatica “fiammata”! La nostra scelta è ricaduta sui noodles all’uovo con verdure e aggiunta di anarcardi, nella prima box, e broccoletti nella seconda. Ottima sosta per un pranzo al volo senza impegno!
In viaggio tra la Liguria e Roma, abbiamo deciso di rendere più piacevoli le ore di viaggio, facendo una pausa a metà strada e fermandoci in Toscana.
Abbiamo trascorso un giorno a Firenze, la culla del Rinascimento e siamo andati alla ricerca della fiorentina perfetta. Quindi, se siete di passaggio nel capoluogo toscano, ecco le osterie assolutamente da provare. Piccolo consiglio: arrivate belli affamati perché ne vale la pena. Per lasciare la macchina vi consigliamo il Parcheggio sotterraneo di Porta al Prato, funziona anche col Telepass, comodo per le manovre, ha un prezzo giusto e dista una decina di minuti a piedi dal Centro Storico e dai ristoranti che vi suggeriamo.
ANTICO RISTORO DI CAMBI
Appena si varca la soglia d’ingresso dell’Antico Ristoro Di Cambi si viene inebriati dal profumo di bistecca e si rimane ammaliati dai prosciutti appesi alle pareti del locale. Il menu è ampio, con tutti i piatti tipici della cucina toscana, dai salumi ai formaggi, alla ribollita e alla pappa al pomodoro, fino alla classica fiorentina. Con le idee chiare abbiamo subito adocchiato le bistecche che giravano tra i tavoli. Siamo partiti con un antipasto: finocchiona e carciofi sott’olio. O-T-T-I-M-A! Abbiamo quindi proseguito con la fiorentina, 1,2 kg di godimento accompagnata da una porzione di patate arrosto, e un bicchiere di chianti. Per concludere con l’immancabile tiramisù! Ottimo rapporto qualità/prezzo. Fiorentina: Euro 45,00 al kg.
OSTERIA ANTICA MESCITA SAN NICCOLÒ
Se volete un pò di “caciara”, siete decisamente nel posto giusto. L’atmosfera che si vive all’interno del locale è decisamente divertente, con camerieri che discutono tra loro e non se le mandano a dire, coinvolgendo allegramente anche i presenti nelle loro discussioni e facendoti sentire parte della famiglia. Menù tipico toscano, anche qui non può mancare l’irresistibile fiorentina. Solitamente per due persone pesa circa 1 kg/ 1,2 kg: viene mostrata al tavolo cruda e quindi portata cotta poco dopo. La carne è sublime, cotta al punto giusto, grigliata fuori e bella rossa dentro. Viene servita con un pizzico di sale grosso di accompagnamento. Il classico bicchiere di Chianti completa l’esperienza sensoriale. Immancabile il dolce finale, una torta caprese consigliata dall’oste. Fiorentina: Euro 40,00 al Kg.
Rimani in contatto con noi, seguici sui nostri social e torna a visitare spesso questo articolo, lo aggiorneremo spesso con le nostre “mangiate” fiorentine! Alla prossima avventura del Blog Viaggi Insoliti!
Hamburger a Roma: le novità | Blog Viaggi Insoliti |
Gli hamburger sono la nostra passione: un pò perché ci fanno volare direttamente negli States e un po’ per la goduria di mangiare con le mani e senza tanti fronzoli.
Dopo il nostro precedente articolo sui classici panini americani nella Capitale, abbiamo continuato il nostro tour. Ecco qui i migliori hamburger a Roma: le novità che hanno attirato la nostra attenzione e soddisfatto i nostri palati.
Smash Tag
In prossimità di Piazza Bologna abbiamo scovato questa perla: il locale è molto piccolo, con qualche tavolo all’esterno e, infatti, si affida molto al take away. Il nome Smash Tag richiama immediatamente il burger americano, che ha come segno distintivo una perfetta reazione di Maillard che dona all’hamburger quella magnifica e deliziosa crosticina sulla superficie della carne. Abbiamo ordinato lo Smash Brown, che altro non è che il classico bacon cheese burger. Il bun (che per i non esperti è il nome del panino) è soffice e si abbina alla perfezione con gli ingredienti, il bacon croccante e il classico formaggio cheddar fuso. Buone le patatine fritte, con ketchup e maionese o le altre salse a disposizione. Quindi questo panino è veramente ben fatto! Ricorda a pieno quelli provati negli Stati Uniti durante i nostri viaggi come il classicissimo SmokeShack di Shake Shack, lo divorerete in un secondo!
Phil’s
Siamo al Mercato Centrale di Testaccio. Che da solo merita una visita sia per i vari negozi di cibo di strada che per l’atmosfera ideale del mercato rionale che tutti vorremmo sotto casa. Tra i vari corner si trova Phil’s con la sua famosa carne a cottura lenta, affumicata a bassa temperatura per molte ore, rispettando la vera tradizione del BBQ texano. E tutta questa cura nella cottura si sente nei sapori che la carne restituisce. Abbiamo provato il loro panino con Pulled Pork, cioè maiale sfilacciato con una lunga cottura a bassa temperatura accompagnato da insalata di cavolo, salsa BBQ e cipolle. Il mix perfetto tra la dolcezza della carne di maiale con la sua unica crosticina caramellata e l’amarognolo dell’insalata di cavolo si combinano perfettamente in questo panino.
Limerick
Nel quartiere Trieste, in via Nemorense, nei pressi di Piazza Crati e del Parco Nemorense, questo piccolo angolo di Stati Uniti specializzato in hamburger non vi deluderà! Abbiamo provato il loro bacon cheeseburger che qui si chiama “Beconetor” e un Hamburger Smash, più fedele alla tradizione americana della carne cotta schiacciandola con forza sulla piastra. La carne è puro manzo danese, 150gr nei classici Burger e 120gr nello Smash. Le patatine sono comprese con ogni hamburger e si può scegliere tra quelle classiche e quelle dolci (con un piccolo sovrapprezzo). Tutto è molto fatto in casa, le patate dolci sono l’unico alimento surgelato come ci tengono a far sapere nel loro menù. Soltanto ai 3 burger principali possono essere fatte delle modifiche, è possibile cioè aggiungere alcuni extra. Non dimenticate il dolce, potete scegliere tra la classica cheesecake americana e la “Clamorosa al cioccolato”. Una torta al cioccolato, di cioccolato, ricoperta di cioccolato e accompagnata con un topping al caramello fuso. La sala è accogliente e minimal, con una grande parete vetrata che dà sulla strada, ci sono anche alcuni tavoli all’aperto. Il prezzo dei burger è di circa 10 euro.
Al prossimo gustoso tour del Blog Viaggi Insoliti!
Avventure on a budget with style
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